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Esistono varie definizioni di musicoterapia. Una delle più complete è, a mio parere, quella elaborata recentemente dalla World Federation of Music Therapy:

“Music therapy is the professional use of music and its elements as an intervention in medical, educational, and everyday environments with individuals, groups, families, or communities who seek to optimize their quality of life and improve their physical, social, communicative, emotional, intellectual, and spiritual health and wellbeing. Research, practice, education, and clinical training in music therapy are based on professional standards according to cultural, social, and political contexts “(WFMT, 2011).

“La MUSICOTERAPIA è l’uso professionale della musica e dei suoi elementi come intervento in ambienti medici, educativi e comuni con individui, gruppi, famiglie o comunità che cercano di ottimizzare la loro qualità di vita e migliorare la salute ed il benessere fisico, sociale, comunicativo, emotivo, intellettuale e spirituale. Ricerca, pratica, educazione e formazione clinica in musicoterapia sono basati su standards professionali in relazione ai contesti culturali, sociali e politici”

In base ai miei ambiti di lavoro ed alla mia esperienza della musicoterapia, la definizione sintetica che propongo è questa : “LA MUSICOTERAPIA è un’ esperienza sonora, musicale e corporea volta a facilitare l’attivazione di nuovi canali di comunicazione. La finalità principale di ogni intervento musicoterapico è quella di favorire, nell’individuo o nel gruppo a cui si rivolge, l’acquisizione di una maggiore capacità di entrare in relazione con se stessi e con gli altri. La MUSICOTERAPIA può inserirsi in diverse aree di intervento, in un continuum che va dalla promozione del benessere e la prevenzione, alla terapia ed alla riabilitazione, e può essere rivolta ad individui e gruppi di qualsiasi età”

La musicoterapia è una disciplina trasversale, che coinvolge professionisti che si occupano di prevenzione, terapia e riabilitazione, accomunati da una formazione musicale e musicoterapica.

In Italia si tende a fare una distinzione fra musicoterapeuta e musicoterapista. In base a questa distinzione è musicoterapeuta solo l’esperto di musicoterapia in possesso di una laurea in psicologia o medicina ed al contempo una specializzazione quadriennale in psicoterapia. La distinzione di termini non implica maggiori o minori competenze in campo musicoterapico fra le due figure professionali, ma diverse competenze e, soprattutto, responsabilità riguardo la presa in carico del paziente. Solo il terapeuta può fare diagnosi e definire un piano terapeutico in autonomia (anche se un lavoro di rete è sempre auspicabile), mentre un terapista dovrebbe sempre fare riferimento ad un’équipe di lavoro in cui sia presente un terapeuta (medico/psicologo e psicoterapeuta).

In realtà, essendo la figura del musicoterapeuta/terapista ancora legalmente non riconosciuta in Italia, al momento non esiste una chiara regolamentazione a riguardo, ma solo discussioni interne fra gruppi di associazioni professionali di musicoterapisti/terapeuti.